Cosa c’è sotto le strade di Napoli?

Napoli è una città molto grande. È una metropoli che conta quasi un milione di abitanti. Il suo passato è stato poco tranquillo ed è stata popolata da genti di vari paesi. Lo possiamo scoprire anche cercando l’origine di alcune parole napoletane che vengono utillizzate tutt’oggi. Greci, Romani e Francesi tra le principali dominazioni che ha avuto la città. Ma il bello è che il passaggio di questi popoli sul nostro territorio non lo riscontriamo solo sulla superficie della città, attraverso le varie costruzioni che possiamo osservare, ma anche al di sotto. È proprio così. Infatti esiste tutta una realtà che si è sviluppata nel corso dei secoli al di sotto delle strade della città. È questa la Napoli sotterranea.

STORIA

Furono per primi i Greci a scavare nel sottosuolo. Questo per estrarre del tufo che serviva a rinforzare le mura della città e ad eseguire altre costruzioni. In seguito, al tempo dei Romani si pensò di ampliare questi cunicoli e fare in modo che potessero essere utili per raccogliere l’acqua piovana e costruire così un acquedotto. Funzionò fino al 1885, portando acqua potabile nelle abitazioni dei napoletani, finchè la città non fu colpita dal colera. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale i cunicoli realizzati in passato furono utilizzati per ospitare la gente durante i bombardamenti. La città divenne un cumulo di macerie e, non essendoci mezzi di trasporto, si pensò di gettare i detriti nei cunicoli sotterranei, che divennero così una discarica. Questo fu l’andazzo fino agli anni ottanta. In seguito le attività di volontariato ripulirono le fondamenta della città. È stato così possibile farne un’attrazione turistica.

Al di sotto delle nostre strade, dunque, c’è tutta una storia da raccontare e da scoprire.